Comune di Bagnacavallo

ITINERARIO PER IL CENTRO STORICO

Partiamo da piazza della Libertà dove si affacciano il neoclassico Palazzo Comunale, costruito a partire dal 1791 su progetto di Cosimo Morelli e, a fianco, il bel Teatro Goldoni, inaugurato nel 1845. Nel lato ovest, il Palazzo Vecchio (del XIII secolo, ma più volte rifatto) e la Torre civica, eretta a metà del ‘200; utilizzata come prigione, nel 1849 vi fu rinchiuso il leggendario brigante “Il Passatore”. Adiacente alla piazza, in via Trento Trieste, la Chiesa del Suffragio del XVII secolo e l’Antica galleria, un passaggio pubblico seminterrato.

Su via Mazzini i principali edifici sono: il Palazzo delle Opere Pie, costruito nel 1728; la seicentesca Collegiata di San Michele Arcangelo che custodisce la magnifica pala di Bartolomeo Ramenghi; il Palazzo Longanesi Cattani, dall’elegante facciata porticata, la Chiesa del Carmine, tra barocco e neoclassico, il vicolo degli amori, caratteristico passaggio attiguo all’ex convento dei padri carmelitani, il Palazzo Abbondanza del 1675, che conteneva il primo teatro pubblico della città, il Palazzo Folicaldi, dimora gentilizia secentesca e la Porta Superiore che chiude via Mazzini.

Percorrendo via Garibaldi si incontrano il settecentesco Palazzo Gradenigo, la Torraccia del XIII secolo, la Chiesa e il Convento di San Giovanni del XVII secolo, dove nel 1822 morì la piccola Allegra, figlia del poeta Lord Byron. Chiude via Garibaldi la Porta Pieve.

Sempre in centro, in via Matteotti, Palazzo Capra, uno dei più eleganti palazzi gentilizi della città, il Castellaccio in via Baracca, la parte originaria attribuibile al XII secolo e rimaneggiato nel XV, la stretta e caratteristica Via Garzoni lungo la quale si incontrano i Palazzi Liverani e Randi e, su via Diaz, l’elegante Palazzo Graziani, del XVIII secolo, con l’orto botanico detto Giardino dei Semplici.

L’edificio più caratteristico di Bagnacavallo, quasi unico nel suo genere per l’originalità e l’eleganza delle strutture è Piazza Nuova, ovale e porticata, risale al 1758, fu costruita come luogo per la contrattazione e la vendita di carne, pesce, olio. Tra via De Amicis e via Cadorna sorge il complesso di San Francesco, risalente al XIII secolo, rimaneggiato più volte e in parte ricostruito alla fine del Settecento. L’imponente convento, con l’incantevole chiostro, è stato recentemente restaurato e oggi destinato parzialmente ad albergo. Ospita alcune sale pubbliche, tra cui la magnifica sala Oriani, ex refettorio dei frati.

In via Vittorio Veneto, nell’ex convento delle Cappuccine ha sede il Museo civico delle Cappuccine, vi sono riunite importanti collezioni di arte antica e moderna, oltre alla biblioteca e al notevole archivio storico. Le Cappuccine ospitano anche un prezioso Gabinetto delle Stampe antiche e moderne.

Appena fuori dal centro si incontra la Pieve di San Pietro in Sylvis, meravigliosamente conservata, risale ai primi decenni del VII secolo; nell’abside custodisce importanti affreschi trecenteschi di scuola riminese, da vedere anche la cripta.

Poco lontano dalla Pieve, il Podere Pantaleone, un ambiente di grande valore naturalistico, testimonianza della vecchia campagna romagnola.  Il Podere Pantaleone offre la possibilità di scoprirlo anche con visite guidate.